La chiesa parrocchiale di Barbiano con il suo appariscente campanile pendente è dedicata a S. Giacomo il Maggiore. La chiesa è documentata dal 1378, la forma delle finestre leggermente ogivali del campanile segnalano però che quest’ultimo risale ad un’età più antica. Il tetto a punta ottagonale fu costruito nel XIV secolo. Nello stesso periodo anche la chiesa fu trasformata allo stile gotico e consacrata nel 1472. Nel 1874 fu rinnovata la navata in rigoroso stile romanico. Dell’edificio gotico è rimasto solo il coro, che oggi funge da sacrestia. All’interno della chiesa si può ammirare l’altare maggiore con la copia della Crocifissione di Wechselburg, 12 vetrate con le raffigurazioni degli Apostoli, un vetro a rosetta sopra l’entrata principale e diverse sculture di legno risalenti al XVI e XVII secolo.
La cappella del Santo Sepolcro si trova al di sotto della strada che porta da Ponte Gardena a Barbiano, nei pressi del maso “Wohlaufhof” e dispone di un semplice altare barocco. Probabilmente la cappella fu eretta nel XVII secolo contestualmente alla realizzazione di una via crucis alla quale richiamano anche le tre croci situate nei pressi della via. Nel 1701 la cappella viene adattata a proprie spese dal mastro di posta Leiter di Colma e nel 1983 fu di nuovo accuratamente rinnovata.
Infine, un’attrazione che non è stata creata da mano umana bensì dalla natura: le cascate di Barbiano. Il rio Gondo, il quale sfocia nell’Isarco presso Colma, ha una lunghezza di quasi sei chilometri, e precipita verso valle su vari gradoni di roccia, affrontando così un dislivello di 1510 metri. L’ultima cascata, di ben 85 metri, vanta l’altezza maggiore tra tutte. Da questa, attraverso un romantico e selvaggio sentiero è possibile raggiungere la cascata superiore.